Bere una birra in bottiglia è un ottimo modo per poter gustare prodotti provenienti da qualsiasi parte del mondo, grazie soprattutto alla facilità di trasporto di questo formato. In più, la birra in bottiglia ha sicuramente un tempo di conservazione maggiore se paragonata a quella in fusto, ma in particolare dei momenti di consumo diversi. Possiamo goderci la nostra birra preferita con amici e condividerne le qualità sia a casa che in un locale.
La maggior parte delle birre artigianali non filtrate e non pastorizzate subiscono una rifermentazione in bottiglia, solitamente indicata ma non sempre riportata in etichetta. La rifermentazione in bottiglia è il metodo più antico che permette di ottenere naturalmente la gasatura desiderata facendo lavorare il lievito grazie agli zuccheri (saccarosio, gluscosio, fruttosio, mosto ecc…) che vengono aggiunti prima dell’imbottigliamento. Prima di servire una birra in bottiglia è consigliabile metterla a freddo qualche giorno prima, o comunque alcune ore prima del servizio, in modo tale da far depositare i lieviti in sospensione dovuti all’agitazione durante il trasporto, e cosa molto importante, per far solubilizzare l'anidride carbonica che rimane nello spazio di testa all’interno del liquido, in modo da avere una gasatura omogenea e di conseguenza una migliore qualità della schiuma. La solubilità dell'anidride carbonica è in funzione della temperatura; a temperature più basse è più solubile che a temperature più alte.
|
|