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October 29th, 2013

29/10/2013

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BeerBera Loverbeer - Capesante alla veneziana

Loverbeer nasce nel 2009 a Marentino (Torino) quando Valter Loverier, dopo anni spesi ad affinare e perfezionare ricette da homebrewer, decide che è arrivato il momento giusto per trasformare una semplice passione in quello che sarà la sua vera professione. Spinto dagli elogi di Lorenzo Dabove in arte “Kuaska”, considerato come uno dei massimi esperti di birra belga in italia, Loverier ha iniziato a specializzarsi in produzioni non convenzionali ed innovative che prevedono l’utilizzo del mosto d’uva nella birrificazione, fermentatori in rovere e barrique per l’affinamento della birra. L’attenzione di Valter si sofferma da subito sulle birre a fermentazione spontanea della tradizione belga, con l’intenzione di renderle in qualche modo uniche, grazie all’utilizzo delle materie prime del territorio circostante, come l’uva Freisa della collina Torinese, l’uva Barbera d’Alba e la susina damaschina “Ramassin” della Valle Bronda (presidio Slow Food). Una delle prime ricette messe a punto è stata proprio l’originale “BeerBera”, lasciata fermentare senza aggiunta di lieviti (fermentazione spontanea con i lieviti presenti nelle bucce dell’uva) in botti di legno con aggiunta di 20% di mosto di uva Barbera d’Alba. Questa birra, che nasce con le radice ben ancorate al territorio, deve tutto al vitigno autoctono più diffuso e datato del Piemonte: la Barbera. Infatti il risultato sorprendente di questa birra è dovuto essenzialmente all’abilità di Valter Loverier di dominare tutti gli elementi che entrano in gioco nel processo produttivo, soprattutto quelli dovuti alla fermentazione ottenuta da parte dei lieviti presenti nella buccia dell’uva stessa. 

Il risultato è una birra molto originale, già a partire dall’aspetto. La BeerBera si presenta con un bellissimo color rosso rubino, appena velato e con una schiuma bianca evanescente. All’aspetto è quindi un ottimo connubio tra il mondo della birra e quello del vino. Il naso non è tratto in inganno poiché si ritrovano sentori di frutta rossa, ribes, uva, prugna secca e fragola, e man mano che la birra si riscalda emergono le note calde e vinose. In bocca si percepisce subito una leggera effervescenza e si ritrovano gli stessi sentori dell'aroma, con prevalenza di frutti acidi come ribes, che virano nel finale su note legnose e di vaniglia. Nel palato scivola molto leggera, quasi “watery”, l’amaro è basso e delicato, mentre la birra è caratterizzata da una elevata secchezza che esalta l’acidità e ripulisce bene il palato. Si tratta di una birra molto fresca, intensa e fruttata che allo stesso tempo garantisce un bouquet aromatico complesso ponendosi come un vero punto di incontro tra vino e birra.

Il profilo fresco ed acidulo della BeerBera è ottimo per abbinare piatti sapidi e specialità di mare. La leggera acidità della birra viene bilanciata dalla sapidità del piatto e dalla dolcezza delle capesante. In più durante la cottura oltre al succo di limone è stata aggiunta una uguale parte di birra per creare delle sensazioni aromatiche e gustative che facessero da “ponte” tra piatto e birra.

Preparazione del piatto
Cominciate pulendo e spazzolando con cura sotto acqua corrente fredda le conchiglie ancora chiuse. Inserite la punta di un coltello tra le valve di ogni capasanta e fatelo scorrere rasente la valva piatta aprendo le conchiglie. Eliminate la valva piatta, passate la lama sotto il mollusco e staccate la noce, la parte bianca, e il corallo, la mezzaluna di color arancio-rosato. Sciacquate noci e coralli ed asciugateli con carta assorbente da cucina. Lavate e asciugate 4 valve convesse che userete per servire, e mettetele in forno a 150 °C per 10’. In un tegame a bordi bassi, fate soffriggere il trito di prezzemolo e aglio in una padella con l'olio extra vergine di oliva mescolando con un cucchiaio di legno, unite noci e coralli e fateli dorare 3 minuti per parte. Salate, pepate e bagnate con il succo di limone e birra. Ultimate così la cottura per 5 minuti. Ricomponete ciascuna valva disponendo corallo e noce per ognuna di esse e condite con l’intingolo di cottura.

Alla BeerBera il suo piatto!

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